Documenti doganali: Guida alle spedizioni doganali
Quando si deve spedire un plico o un pacco all’estero (che contenga documenti o che contenga un oggetto), spesso si dà per scontato che la spedizione segua le procedure normali nazionali, validi per tutti i paesi UE.
Ci si accerta che il contenuto sia spedibile e assicurabile, ci si accerta che il pacco sia confezionato in maniera corretta, ma a volte non si conosce la documentazione doganale richiesta, necessaria quando la destinazione del nostro pacco si trova al di fuori dell’Unione Europea.
In questa guida vogliamo darvi tutte le informazioni più utili circa le spedizioni doganali: in quali Paesi servono, quali modelli richiedono e come si compilano, sia che dobbiate spedire un pacco all’estero da privati che come aziende.
Documenti doganali per importazione dall'estero in UE
Chi spedisce una tantum può non comprendere l’importanza di queste procedure, ma chi ad esempio ha un business, tradizionale oppure online (come potrebbe essere il dropshipping) ed effettua spedizioni internazionali con frequenza sa invece quanto impattino. I trasporti internazionali sono una grande risorsa per le attività imprenditoriali che spediscono da e per l’estero.
Tuttavia è necessario conoscere limiti, norme e documentazione necessaria per non incorrere in:
- sanzioni
- blocchi della merce
- in casi estremi, denunce
Premessa l’importanza di affidarsi a spedizionieri doganali professionisti, come quelli che troverete sul nostro comparatore di spedizioni, ci sono alcune informazioni che è bene condividere.
Vediamo subito due tipologie di documenti (T1 e T2) necessari quando si parla di regime di transito, ovvero l’insieme delle norme che regolano lo spostamento di merci. Questo vale sia su strada, sia via aerea sia via nave che su rotaia.
Documenti doganali T1 e T2
Il concetto base è che le aziende e professionisti che spediscono merce all’estero devono consegnare alla dogana del Paese di destinazione esattamente ciò che è partito dalla dogana del Paese di provenienza. Per fare questo ci si avvale di convenzioni tra i Paesi, e sono queste che determinano in un’ultima analisi i documenti doganali richiesti dall’uno o dall’altro, che saranno emessi elettronicamente dalla dogana denominata “ufficio di partenza” e consegnati alla dogana “ufficio di destinazione”.
Il regime di transito doganale internazionale TIR (Transports Internationaux Routier) si applica tra Paesi extra UE, mentre all’interno della Comunità vale il regime di transito NCTS, caratterizzato dalle modalità di transito comunitario esterno (T1) e transito comunitario interno (T2). Cosa significano in sostanza?
- T1: è il documento doganale che serve per le merci che arrivano da Paesi terzi all’interno dell’UE e che devono ancora essere registrate; le merci potranno transitare entro la comunità europea accompagnate da questa dichiarazione fino a raggiungere il loro paese di destinazione dell’Unione, dove saranno sdoganate.
- T2: è il documento doganale che serve per le merci che viaggiano all’interno della Comunità da un Paese membro all’altro ma passano per un Paese terzo. Si usa, facendo un esempio pratico, quando si spedisce un pacco dall’Italia verso la Francia che per un motivo ‘x’ deve transitare per la Svizzera.
Oltre alla Svizzera anche altri Paesi europei non facenti parte dell’Unione possono rientrare in questa casistica e disporre della documentazione doganale T2 : l’Islanda, la Norvegia e il Liechtenstein.
Documenti doganali per esportazione dall'UE all'estero
Le aziende o professionisti che spediscono merci in piccole quantità (come possono essere pacchetti o documenti) con partenza dalla Comunità Europea e destinazione al di fuori della UE, devono compilare il modulo CN 23 (per pacchi da 2 a 20 kg di un valore superiore a 425€) o il modulo CN 22 (per pacchi fino a 2 kg fino a un valore di 425€). Sul sito si Poste Italiane è possibile scaricare questi moduli in pdf qui.
In questi moduli, da incollare poi all’esterno del pacco, si dovranno indicare necessariamente e correttamente alcuni valori, e nello specifico:
- la natura del contenuto
- la quantità del contenuto
- il valore del contenuto
Se poi il valore eccede la cifra di 1.000,00 €, allora al documento in oggetto va allegata anche la Dichiarazione di Libera Esportazione.
Tale dichiarazione è sempre obbligatoria anche per spedizioni tra privati, qualunque sia il valore. Per le spedizioni tra privati, sarà poi necessario allegare una fattura proforma, mentre per le aziende sarà necessaria copia della fattura commerciale.
Moduli doganali per USA, Giappone e Svizzera
Ogni Paese extra-UE adotta un sistema interno, oltre che adeguarsi alla normativa internazionale.
Ecco perché è sempre affidarsi a un corriere internazionale esperto e pratico in pratiche doganali che possa mettervi al riparo da errori e danni: gli spedizionieri doganali potranno sobbarcarsi questi oneri al posto del cliente, potendo così inviare la documentazione anche per via telematica tramite canali certificati, ed evitare che il vostro pacco rimanga fermo a lungo in dogana.
Vediamo che tipo di documentazione è necessaria per importare ed esportare con USA, Giappone e Svizzera.
Documenti doganali per gli USA
Quando si spediscono dei pacchi negli Stati Uniti, la dogana concede 5 giorni di tempo per presentare la documentazione necessaria per poter ‘sdoganare’ la merce stessa.
Si tratta di una copiosa documentazione che serve anche per fini statistici, e si compone fondamentalmente di:
- dichiarazione doganale;
- dichiarazione del diritto a entrare nel Paese;
- ricevute di viaggio, come la carta d’imbarco;
in alternativa a quest’ultimo documento può essere presentata la copia della polizza di presa in carico della merce.
Si deve poi presentare anche la eventuale fattura proforma o commerciale accompagnatoria da cui desumere i dati di mittente e destinatario con i vari timbri di attraversamento dei Paesi di transito, oltre naturalmente alla descrizione del contenuto.
Documenti Doganali per il Giappone
Per spedire in Giappone viene richiesta la dichiarazione doganale (il modello si definisce DAU) oltre a:
- la fattura di accompagnamento in inglese (o in giapponese) in triplice copia;
- l’indicazione sul contenuto e sulla natura della merce;
- l’indicazione della provenienza e della destinazione;
- il certificato di origine, cioè le informazioni sull’importatore (questo vale in special modo per generi in pelle).
Questo ultimo documento è necessario in quanto il Giappone ha stipulato accordi specifici con alcuni Paesi, e per poterne usufruire naturalmente si deve dimostrare che la merce arrivi da uno di questi.
Se poi la merce eccede il valore dei 6.000,00 €, si dovrà fornire anche il ‘REX’, cioè un numero di identificazione che stabilisce la qualità di esportatore per il mittente.
Il Giappone poi è molto sensibile e attento ai potenziali inquinanti (specialmente di quelli a rischio radioattivo) e quindi in presenza di metalli richiede anche certificazioni e analisi di non inquinamento.
Documenti doganali per la Svizzera
Per spedire in Svizzera (come abbiamo accennato in precedenza), serve tra l’altro il documento di dichiarazione di importazione, per identificare in sostanza il mittente della spedizione (soprattutto per merci commerciali).
Inoltre, anche in questo caso andrà allegata la fattura proforma o commerciale, gli attestati sull’origine e la provenienza della merce, e in caso di alimenti o generi particolari anche il certificato che mostra come le analisi abbiano giudicato quei prodotti esportabili e privi di potenzialità infettive.
Informazioni utili su dogana
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